Gratuito Patrocinio e Responsabilità Medica
Il gratuito patrocinio rappresenta uno degli istituti fondamentali del nostro ordinamento processuale, finalizzato a garantire l’effettività del diritto di difesa costituzionalmente tutelato anche ai soggetti economicamente svantaggiati. La disciplina, organicamente raccolta nel D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, costituisce il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia e trova applicazione trasversale nei diversi ambiti giurisdizionali.
L’istituto del patrocinio a spese dello Stato si fonda su una duplice ratio: da un lato, assicurare che le condizioni economiche non costituiscano un ostacolo insormontabile all’accesso alla giustizia; dall’altro, garantire che tale beneficio sia riservato a coloro che versano in effettive condizioni di bisogno e che abbiano ragioni non manifestamente infondate da far valere in giudizio.
I Presupposti per l’Ammissione al Beneficio
L’ammissione al gratuito patrocinio è subordinata alla sussistenza di due requisiti fondamentali, entrambi di carattere sostanziale e non meramente formale. Il primo attiene alla condizione reddituale del richiedente, che deve essere titolare di un reddito imponibile ai fini IRPEF non superiore alla soglia stabilita per legge. Tale limite è attualmente fissato in euro € 12.838,01 (d.m. 10 maggio 2023 in GU n. 130 del 6 giugno 2023), importo che viene periodicamente aggiornato con decreto ministeriale.
Il secondo presupposto concerne la non manifesta infondatezza delle ragioni che si intendono far valere in giudizio. Tale requisito, lungi dal costituire una valutazione di merito sulla fondatezza della pretesa, rappresenta un filtro volto ad escludere dal beneficio le domande palesemente prive di qualsiasi base giuridica o fattuale.
La valutazione deve essere condotta con particolare cautela, non potendo fondarsi su una sommaria analisi delle circostanze di fatto e di diritto, ma richiedendo una puntuale motivazione circa l’eventuale manifesta infondatezza.
La Cassazione ha inoltre precisato che la necessità di difesa tecnica costituisce presupposto indefettibile per l’ammissione al beneficio, rappresentando non già una mera condizione formale, ma un elemento sostanziale che qualifica la natura stessa dell’istituto, finalizzato a garantire l’effettività del diritto di difesa nei procedimenti in cui la rappresentanza tecnica è prevista come necessaria dalla legge.
Gli Effetti dell’Ammissione al Patrocinio
Una volta ottenuta l’ammissione al gratuito patrocinio, gli effetti si dispiegano in modo ampio e comprensivo. Come stabilito dall’art. 75 del D.P.R. n. 115/2002, l’ammissione è valida per ogni fase e grado del processo, nonché per tutte le eventuali procedure derivate e incidentali comunque connesse. Tale principio, confermato dalla giurisprudenza di legittimità, risponde alla ratio di garantire continuità ed effettività alla difesa tecnica del non abbiente in ogni fase processuale, evitando frammentazioni della tutela.
I benefici derivanti dall’ammissione al patrocinio si articolano su diversi piani. In primo luogo, il soggetto ammesso è esonerato dal pagamento del contributo unificato per l’iscrizione a ruolo della causa, beneficio di particolare rilevanza considerando che tale contributo può raggiungere importi significativi, specialmente nei procedimenti di valore elevato come quelli tipicamente caratterizzanti le controversie per responsabilità medica.
Il Gratuito Patrocinio nei Procedimenti per Responsabilità Medica
I procedimenti per responsabilità sanitaria presentano peculiarità che rendono il gratuito patrocinio uno strumento di particolare rilevanza sociale ed economica. La legge n. 24 del 2017, nota come legge Gelli-Bianco, ha introdotto significative modifiche procedurali che incidono direttamente sui costi processuali e sui benefici derivanti dal patrocinio gratuito.
L’art. 8 della citata legge ha stabilito l’obbligatorietà del tentativo di conciliazione mediante consulenza tecnica preventiva ex art. 696-bis c.p.c. come condizione di procedibilità della domanda di risarcimento del danno derivante da responsabilità sanitaria. Tale procedimento, che deve essere espletato secondo le modalità previste dall’art. 15 della medesima legge, comporta la nomina di un collegio di consulenti tecnici d’ufficio composto da un medico specializzato in medicina legale e da uno o più specialisti nella disciplina oggetto del procedimento.
La rilevanza economica di tale fase preliminare è considerevole, posto che i costi della consulenza tecnica medico-legale sono elevati e rappresentano un ostacolo significativo per i soggetti economicamente svantaggiati. È proprio in questo contesto che il gratuito patrocinio manifesta la sua funzione più pregnante, garantendo che anche i non abbienti possano accedere effettivamente alla tutela giurisdizionale in materia sanitaria.
Come precisato dalla Corte Costituzionale, nelle ipotesi in cui la parte ricorrente abbia i presupposti reddituali per ottenere il beneficio del patrocinio a spese dello Stato, la situazione di disparità economica è riequilibrata dalla prenotazione a debito dei costi della consulenza medico-legale. Tale meccanismo garantisce che le spese per la consulenza tecnica d’ufficio siano anticipate dallo Stato e successivamente recuperate nei confronti della parte soccombente, secondo il principio generale della soccombenza processuale.
I Benefici Economici Specifici: Iscrizione a Ruolo e Consulenze Tecniche
L’esonero dal pagamento del contributo unificato per l’iscrizione a ruolo rappresenta uno dei benefici più immediati e tangibili del gratuito patrocinio. Nei procedimenti per responsabilità medica, caratterizzati spesso da valori economici elevati, tale esonero può tradursi in un risparmio di diverse migliaia di euro. Il contributo unificato, infatti, è parametrato al valore della controversia e può raggiungere importi particolarmente onerosi quando la domanda di risarcimento riguardi danni di notevole entità, come frequentemente accade nelle controversie sanitarie.
Ancora più significativo è il beneficio relativo alle spese di consulenza tecnica d’ufficio. Come evidenziato, tali spese possono facilmente superare i 6.000 euro, considerando che la consulenza deve essere affidata a un collegio di esperti e che le operazioni peritali in ambito medico-legale richiedono competenze altamente specializzate e tempi di elaborazione considerevoli.
Per il soggetto ammesso al gratuito patrocinio, tali spese sono integralmente anticipate dallo Stato.
La Procedura di Ammissione e la Documentazione Richiesta
La procedura per l’ottenimento del gratuito patrocinio è disciplinata dagli artt. 78 e seguenti del D.P.R. n. 115/2002. L’istanza deve essere presentata secondo modalità specifiche e corredata dalla documentazione necessaria a comprovare la sussistenza dei requisiti reddituali. L’istanza deve contenere le enunciazioni in fatto e in diritto utili a valutare la non manifesta infondatezza della pretesa che si intende far valere.
Particolare attenzione deve essere prestata alla completezza della documentazione reddituale, specialmente per i cittadini stranieri che devono certificare anche i redditi eventualmente percepiti nel Paese di origine.
Considerazioni Conclusive e Prospettive di Riforma
Il gratuito patrocinio nei procedimenti per responsabilità medica rappresenta uno strumento essenziale per garantire l’effettività del diritto di difesa in un settore particolarmente delicato e socialmente rilevante. I benefici economici derivanti dall’ammissione al patrocinio, specialmente per quanto concerne l’esonero dal contributo unificato e l’anticipazione delle spese di consulenza tecnica, possono tradursi in risparmi di diverse migliaia di euro, rendendo accessibile la tutela giurisdizionale anche ai soggetti economicamente svantaggiati.
La giurisprudenza costituzionale ha confermato la legittimità del sistema, riconoscendo che la disciplina del patrocinio a spese dello Stato ha natura processuale e che il legislatore gode di ampia discrezionalità nella sua conformazione, purché non si superi il limite della manifesta arbitrarietà della regolamentazione. Tale orientamento conferma la solidità dell’impianto normativo vigente e la sua coerenza con i principi costituzionali di uguaglianza sostanziale e di effettività della tutela giurisdizionale.
Nei procedimenti per responsabilità medica, caratterizzati da particolare complessità tecnica e da costi processuali elevati, tale funzione assume una rilevanza ancora maggiore, contribuendo a realizzare quell’ideale di giustizia accessibile che costituisce uno dei fondamenti dello Stato di diritto.
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Dott.ssa Veronica Lupi